VISIONS OF SYLVIAN IN CONCERTO E’
ANDREA POLINELLI, Saxofono contralto
ANTONIO MAGLI, pianoforte
Il Cd Visions of Sylvian è pubblicato da: ALFAMUSIC, ROMA 2017
distribuito da: Egea/ Feltrinelli
ospite NICOLA ALESINI, sassofono soprano e clarinetto popolare
Con Visions of Sylvian, per la prima volta, viene realizzato un Cd al di fuori del catalogo di Sylvian stesso. Andrea Polinelli è anche traduttore e curatore di Alla Periferia, di Christopher Young, unica biografia esistente su David Sylvian (Ed Malin UK, distrib. La Feltrinelli, 2015)
Durante il concerto, su licenza della casa editrice Malin, assieme ad ogni Cd venduto viene regalato una copia libro Alla Periferia!
01_FORBIDDEN COLOURS
02_ORPHEUS
03_ EVERY COLOUR YOU ARE
04_COME MORNING
05_ MIDNIGHT SUN
06_WANDERLUST
07_ GODMAN
08_ POLLEN PATH
09_ DARKEST DREAMING
10_ MESSENGER
Tutte le composizioni sono di David Sylvian eccetto: Forbidden Colours di Sylvian-Sakamoto e Come Morning di Sylvian-Alesini
Tutti gli arrangiamenti sono di Andrea Polinelli e Antonio Magli
Registrato e missato presso Alpha Music Studio, Roma da Alessandro Guardia
DESCRIZIONE
Visions of Sylvian nasce dal desiderio di rielaborare e valorizzare l’ampio repertorio di David Sylvian non solo come momento celebrativo, ma soprattutto come base per un inconsueto percorso musicale.
In quest’opera il ruolo del saxofono non è quello di meramente rendere le melodie vocali di Sylvian, ma soprattutto di trasmettere, unitamente all’atmosfera e ai colori creati dall’armonia del pianoforte, l’essenziale del contenuto poetico originale. Il sax affronta questa sfida approcciando in modo particolare la qualità del suono, la trasformazione del timbro, l’attento utilizzo della dinamica e il rispetto dei silenzi evocativi.
Tra le composizioni: Forbidden Colours, Darkest Dreaming, Godman, Midnight Sun, Messenger, Pohlen Park e molti altri brani del repertorio di Sylvian a testimonianza della trentennale evoluzione di questo artista che da cantante del gruppo Japan e icona pop è approdato alle collaborazioni con Evan Parker, Derek Bailey e recentemente a quelle con con Henriksen e Jan Bang. Il libretto del CD presenta il determinante contributo di Christopher Young, autore di Alla Periferia biografia di David Sylvian, che ha suggerito anche l’ordine cronologico dei brani eseguiti.
Antonio Magli e Andrea Polinelli suonano insieme da più di 20 anni, la loro esperienza è ricca di collaborazioni live e in studio effettuate con numerosi artisti e organici strumentali che vanno dalla Big Band a formazioni più ridotte fino al consolidato Duo Jazz con il quale i due musicisti riescono a esprimere tutta la loro musicalità, liberi da strutture precostituite, dando vita a interessanti momenti di interazione improvvisativa. Il loro repertorio spazia attraversando generi differenti che vanno dalla rilettura dei classici jazz a temi provenienti dal repertorio pop-rock più moderno fino a composizioni contemporanee originali. Hanno partecipato in duo a Roma a Re-Esistenze Jazz 2014, collaborano col regista Stefano Landini, autore del film 7/8, il jazz a Torino al tempo del fascismo, musicando parte del finale del film e proseguendo in concerto dopo la proiezione (Galleria Micro, Roma 2013, Centro Sperimentale di Cinematografia, L’Aquila 2014, Festival di S.Liberata Ciciliano 2015). Il 2016 li ha visti esibirsi al Festival di Francavilla, al Sud Club di Taranto e presso Feltrinelli, Roma durante la presentazione del libro su Sylvian. Nel 2017si sono esibiti a Torino, Milano e Roma per gli incontri della ditta Luca Maroni I Migliori Vini Italiani, a Sarzana (sala Comunale) e Roma Feltrinelli, per la presentazione del CD Visions of Sylvian (15 Novembre).
Andrea Polinelli, diplomato in Saxofono, Jazz e Didattica. Compositore e solista eclettico, le sue esperienze variano dal suonare in gruppi jazz a collaborazioni con la danza e le arti visive. E’ autore del film-documentario Un Passo Avanti sulla danzatrice americana Roberta Garrison e traduttore-curatore dell’edizione italiana della biografia del poeta-cantante inglese David Sylvian. Nel 2019 ha realizzato il sito archivio tesijazz.it Già docente presso i Conservatori di Venezia, Monopoli e Latina, è co-fondatore della Fonderia delle Arti di Roma. Attualmente è incaricato dell’insegnamento di Storia del Jazz presso la Casa del Jazz di Roma. Ha portato progetti in USA, Brasile e Africa. Ad Aprile 2019 è stato a New York dove ha suonato con il Scott Reeves Quintet e tenuto una masterclass sulla Storia del Jazz Italiano presso il City College of New York.
Antonio Magli, diplomato in Pianoforte e Jazz, è musicista a suo agio in diversi generi musicali. Già tastierista del gruppo Indaco ha collaborato con gli storici musicisti del Banco del Mutuo Soccorso, Mauro Pagani della PFM e tantissimi altri del panorama musicale italiano, ha fatto parte dell’organico Ars Ludi & Ready MadeEnsemble diretto dal M° Gianluca Ruggeri e Steve Reich alla regia del suono presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, è stato co-fondatore del gruppo Altraforma, ha inciso in diversi progetti musicali per l’etichetta discografica AlfaMusic, fa parte del Raffaele Califano Quartet, ha insegnato Piano Jazz presso l’Istituto Musicale Statale di Ancona, pianoforte presso la Fonderia delle Arti di Roma e Insieme per Fare di Roma, è docente di musica presso la scuola secondaria di I° grado.
Discografia: Visions of Sylvian, Alfamusic 2017, Polinelli-Magli From Copland to Robocopland, Mapo 2010,una riflessione sull’approccio improvvisativo audiotattile, contenente la rielaborazione di Polinelli del Concerto per clarinetto e quintetto d’archi di Aaron Copland per jazz orchestra e live electronics (clarinetto solista Maurizio D’Alessandro, live electronics Macello Filotei) e Spazio Aleatorio Ricercato di Magli: una rielaborazione del VII brano da Musica Ricercata di Ligeti.
Visions of Visions (dalle note del libretto del cd)
Interpretare la musica di Sylvian in modo coerente e personale ci ha immediatamente permesso di comprendere quanto potesse risultare affascinante trasferire il pensiero di questo autore al duo sax-piano perché il duo, pur essendo ambiente scarso rispetto alla massa sonora che può offrire una band al completo, è più consono, nella sua essenzialità, ad affrontare la sfida di rendere l’estetica delle intense composizioni di Sylvian. Considerando che Sylvian si esprime attraverso i testi e un proprio sound, non si è trattato di ridurre o adattare qualcosa di preesistente, ma di rielaborare il contenuto dandogli nuova forma sonora pur mantenendo intatto il messaggio emotivo.
Il punto di partenza è stato un’analisi approfondita del significante nel raccontato di Sylvian i cui testi sono particolarmente ermetici o si offrono a molteplici interpretazioni. Inoltre abbiamo considerato che la carriera più che trentennale di Sylvian spazia dal pop al jazz, alla musica improvvisata contemporanea, per cui abbiamo lavorato su come utilizzare gli elementi musicali di base a disposizione come duo e questa metodica ha aperto un immenso e creativo spazio dove potevamo suonare con grande libertà.
Le melodie da noi eseguite, talvolta simili all’originale, ma mai al punto di trattare i brani come delle semplici cover, sono spesso caratterizzate da un sound particolare del sax, strumento felicemente eclettico e dialogico al punto da comunicare quasi come una voce umana. Abbiamo inoltre cercato di creare colori e atmosfere particolari talvolta cambiando gli accordi dell’armonia originale.
L’elemento ritmico scaturisce dai silenzi, è suggerito dall’andamento melodico (Every Color You Are, Darkest Dreaming), a volte dall’analisi filologica del pezzo (Midnight Sun, Godman) o appare inevitabilmente presente come risultato di accenti del piano o del sax (Messenger). Nel brano Orpheus, invece, la trasformazione del ritmo in forma di tempo musicale diverso diventa caratteristica interpretativa primaria e l’atteggiamento più incisivo e latineggiante del piano nella terza parte di Forbidden Colours trasforma la percezione di un’interpretazione che, a primo ascolto, potrebbe apparire sostanzialmente fedele all’originale. Infine, grazie all’intensa partecipazione di Nicola, il brano Come Morning, cofirmato Alesini-Sylvian, si rigenera attraverso la semplicità dell’interazione e il respiro narrativo strumentale.
Essendo musicisti che in gran parte fondano il proprio fare musica sull’uso di un approccio improvvisativo, abbiamo evocato emozione e atmosfera anche attraverso l’uso di linguaggi sia più jazzistici e bluesy (Midnight Sun, Godman), sia pop (Wanderlust), sia attinenti alla musica contemporanea (Pollen Path).
In sostanza Sylvian ha giocato una partita dettando le proprie regole, con le stesse regole noi abbiamo giocato la nostra.
Andrea Polinelli
CONCERTI VISIONS OF SYLVIAN 2017-19:
09.11.19, Brindisi, La Feltrinelli
21.09.18, Roma, Teatro Arciliuto
02.09.18, L’Aquila, Il Jazz per le Terre del Sisma
10.08.18, Acuto (Fr), Festival Jazz
06.02.18, Roma, Elegance Cafè
23.12.17, Roma, Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio Sala Borgna con Nicola Alesini e Alessandro Gwis
16.12.17, Palombara, Roma, Chiesa Sant’Egidio, Rassegna Insieme
19.11.17, Sarzana (Sp), Sala Consigliare Comune,
con la partecipazione di Christopher Young autore di “Alla Periferia”
15.11.17, Roma, La Feltrinelli, Via Appia,
con la partecipazione di Christopher Young autore di “Alla Periferia” e di Nicola Alesini al sax soprano
14.11.17, Roma, B-Folk Club